Restrizioni all'uso di acidi e basi forti in funzione dei materiali

Gli acidi e le basi forti possono influire negativamente su determinati tipi di tubi, raccordi e materiali dei componenti.

• Acidi minerali forti quali l'acido nitrico e l'acido solforico possono degradare il polietereterchetone (PEEK), in particolare in presenza di alogeni e sostanze chimiche contenenti alogeni.
• I capillari in silice e i relativi rivestimenti in poliimmide iniziano a degradarsi a valori di pH pari a 8 o superiori.
• Determinati acidi attaccano l'acciaio inossidabile (SST) a pH inferiore a 2,3 in particolare in presenza di alogeni, sostanze chimiche contenenti alogeni e acidi minerali forti quali l'acido nitrico e l'acido solforico. L'acciaio inossidabile può degradarsi anche se utilizzato con acidi organici in solventi organici.
• La durata utile delle celle di flusso in quarzo può ridursi in presenza di pH superiore a 12.
• La poliimmide utilizzata nella sede dell'ago è stabile in un intervallo di pH compreso tra 1 e 10 e nella maggior parte dei solventi organici. Si degrada in presenza di acidi minerali concentrati quali l'acido solforico e di acido acetico glaciale. Si degrada in condizioni altamente basiche, in particolare in presenza di ammoniaca o di acetati o sali di ammonio.
• Per mantenere prestazioni ottimali, si consiglia di ispezionare periodicamente e, se necessario, sostituire tutti i componenti pertinenti. Inoltre, quando si utilizza Alliance iS Bio HPLC System a valori di pH superiori a 10, assicurarsi di utilizzare il kit opzionale per pH elevato. Per ulteriore assistenza, rivolgersi a Waters.